E' si vero che gli aumenti incontrollati di energia, carburante, gas, ecc...si riperquoteranno inevitabilmente anche sulle fatture o bollette dei rifiuti ma è altrettanto vero che con una approfondita verifica ed analisi è possibile ridurre drasticamente il carico fiscale senza gravare sul servizio di raccolta.
Un nostro cliente della logistica riceve per l'anno 2022 una fattura per servizio di raccolta rifiuti pari ad Euro 183.000,00 distribuiti su 2.300 mq di uffici e 67.000 mq. di magazzini.
Il nostro team di esperti inizia così la propria analisi e verifica. Iniziamo lo studio del regolamento TARI, le delibere di attribuzione delle tariffe e analizziamo nel dettaglio la planimetria dell'immobile e i rifiuti prodotti.
Dal regolamento comunale, che ricordiamo essere diverso per ogni Comune italiano, iniziamo a studiare ciò che più ci interessa per procedere all'abbattimento del costo della bolletta e ad esempio evidenziamo:
“Non sono soggette all’applicazione della TARI i locali e le aree scoperte operative che non possono produrre rifiuti o che non comportano, secondo la comune esperienza, la produzione di rifiuti in misura apprezzabile per la loro natura o per il particolare uso cui sono stabilmente destinati, come di seguito riportato a titolo esemplificativo: […]
- Le aree adibite in via esclusiva alla manovra e transito dei veicoli;
- Le aree scoperte pertinenziali o accessorie delle utenze non domestiche (es: parcheggio clienti, parcheggio dipendenti ecc.);
Proprio da qui inizia la predisposizione della nostra istanza di revisione TARI dove chiediamo l'esclusione dall'imposta di 12.000 mq relativi alla viabilità interna dei camion ed ulteriori 2.300 mq relativi ai parcheggi dei dipendenti.
Sembra una banalità ma solo con queste due accortezze il risparmio ottenibile è pari a circa Euro 20.000,00 all'anno.
Continua così la nostra analisi e l'istanza prende forma: il risultato finale prevede la richiesta di esclusione di circa 60.000 mq. di superfici perchè o per natura, o per tipologia o per rifiuti prodotti non devono essere inseriti in bolletta.
Nasce così un contraddittorio con l'Ente Gestore, incontri e call con gli Uffici Comunali, produzione di documentazione, sentenze e interpelli che avvalorino l'istanza presentata...
Dopo quattro mesi dalla presentazione, con periodici incontri e solleciti all'Ente Gestore il nostro cliente riceve uno sgravio parziale della propria bolletta rifiuti che passa da Euro 183.000,00 a Euro 33.000,00 con un rimborso di Euro 150.000,00 e conseguente risparmio anche per tutti gli anni a venire.
Non è stato facile ma, alla fine, oltre ad avere la ragione, siamo stati bravi a rappresentarla, documentarla e farcela riconoscere...questo il valore aggiunto del nostro Team di esperti in materia!